Arancine salsiccia e sanapo

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Arancine salsiccia e sanapo

Introduzione alla ricetta

Il sanapo, anche detto sanapuni nella zona di Catania, non è altro che la senape selvatica, che in Sicilia si ha l’abitudine di andare a raccogliere nella stagione più fresca. Il sanapo si prepara spesso con la pasta ma “la morte sua” è con la salsiccia. L’amarognolo della verdura infatti si sposa benissimo con il gusto deciso della salsiccia creando un piatto gustoso ed equilibrato. Come per le arancine agli spinaci, la trasformazione di questo piatto in arancine prevede l’aggiunta del sanapo anche al riso, che lo rende più gustoso e colorato.

Siciliane

Facile

160 grammi

Carne

Ingredienti per circa 12 arancini di 160 grammi

Per il riso:

  • 500 gr di riso (possibilmente metà Originario e metà Roma, oppure Riso Scotti per Arancini)
  • 1,1 litro di brodo vegetale
  • 2 bustine di zafferano
  • 10 gr di sale
  • 60 gr di burro
  • 50 gr di finocchietto selvatico

Per la finitura:

  • 180 ml di acqua
  • 100 gr di farina
  • 1 uovo (facoltativo)
  • 150 gr di pangrattato

Per il condimento:

  • 200 gr di sanapo
  • 400 gr di salsiccia
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva

Preparazione di riso e condimento

Come preparare il riso
Come preparare il riso

Preparare il sanapo

  • Pulire le foglie di sanapo e sbollentare in acqua salata per circa 3-4 minuti, poi scolare e strizzare
  • Tritare il sanapo al coltello

Il riso

Preparare il riso:

  • In una pentola, mettere il brodo, il burro, lo zafferano e il sale
  • Quando il brodo è in ebollizione, aggiungere il riso e mischiare bene
  • Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa finché il riso non assorbe tutto il brodo e risulta cotto ma al dente
  • a cottura ultimata, aggiungere metà del sanapo, mantecare con del formaggio (facoltativo), versare il riso su un piano freddo e stendere in maniera uniforme per permettere un rapido raffreddamento
  • Quando il riso si è intiepidito, è pronto per poter preparare gli arancini

Per un approfondimento sul riso Clicca Qui

Come preparare il condimento
Come preparare il condimento

Il condimento

  • Estrarre la salsiccia dal budello e sbriciolare con le mani
  • In una padella, far rosolare uno spicchio d’aglio intero schiacciato con la lama di un coltello in un filo d’olio, aggiungere il sanapo rimasto e lasciare insaporire qualche minuto
  • Aggiungere la salsiccia e lasciare rosolare per qualche minuto a fiamma vivace
  • Sfumare con il vino bianco
    Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire

Frittura

Panatura dell'arancino

La finitura

Passare gli arancini nella pastella e nel pangrattato come riportato in seguito:

  • In una ciotola, porre la farina
  • Aggiungere l’uovo e l’acqua e sbattere bene con delle fruste
  • Quando la pastella risulta liscia e densa, passarvici gli arancini
  • Subito dopo, passare gli arancini nel pangrattato
Frittura dell'arancino

La frittura

Friggere in abbondante olio fino a doratura, per un’ottima frittura usare uno tra questi oli: olio di semi, olio di arachidi, olio di oliva, olio di palma.

  • Far raggiungere ai suddetti oli la temperatura ideale di 190°, sia in pentola che impostandola manualmente sulla vostra friggitrice.
  • Accettarsi del raggiungimento della temperatura immergendo una mollica di pane, la quale se sfrigola, indica che l’olio è pronto.
  • Immergere quindi delicatamente gli arancini, possibilmente pochi per volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.
  • Porre infine su carta assorbente e servire.

Per un approfondimento su finitura e frittura Clicca Qui

Buon appetito!

Variante

È possibile arricchire il cuore delle arancine con tocchettini di goloso formaggio filante.

L'idea in più

Per avere arancine ancora più gustose, è possibile saltare in padella anche il sanapo che si utilizza per condire il riso.

Il senapo, la verdura omonima del re di Etiopia che perdette la vista nel tentativo di raggiungere il paradiso terrestre, secondo un luogo comune siciliano ha un sorprendente effetto afrodisiaco, soprattutto se accompagnato dalla salsiccia; d’altronde la salsiccia, per chiarissima allusione, è già di per sé qualcosa di proibito. Ma sappiamo bene che questo miracolo non è dato tanto dalle qualità intrinseche degli ingredienti, quanto piuttosto dall’atmosfera e questo il re di Etiopia non poteva certo saperlo.

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  • Arancinotto Staff