Arancine all'Orientale

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Arancine all'Orientale

Introduzione alla ricetta

L’Oriente ha il primato internazionale per ciò che riguarda il consumo di riso, mangiato abitualmente e considerato il principale alimento fornitore di carboidrati. La varietà più diffusa è il riso basmati, a chicco lungo e con una bassa quantità di amido al suo interno. Il riso si consuma in abbinamento a verdure, carni, pesci e crostacei, rigorosamente preparati con salsa di soia e zenzero, che donano sapidità al cibo senza bisogno di sali aggiunti. Le arancine all’orientale sono quindi una golosa rivisitazione di sapori tradizionali che a tutti sarà capitato di gustare cenando in un ristorante asiatico.

Ricette da fuori

Media

160 grammi

Pesce

Ingredienti per circa 12 arancini di 160 grammi

Per il riso:

  • 500 gr di riso basmati
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 2 cucchiai di curcuma
  • 10 gr di sale
  • 60 gr di burro
  • 2 cucchiai di amido di riso

Per la finitura:

  • 180 ml di acqua
  • 100 gr di farina
  • 1 uovo (facoltativo)
  • 150 gr di pangrattato

Per il condimento:

  • 300 gr di gamberi
  • mezza cipolla
  • 1 carota
  • 1 zucchina
  • 50 ml di salsa di soia
  • 1 ucchiaino di zenzero di polvere
  • olio extravergine di oliva

Preparazione di riso e condimento

Come preparare il riso

Il riso

Preparare il riso:

  • In una pentola, mettere il brodo, il burro, la curcuma e il sale
  • Quando il brodo è in ebollizione, aggiungere il riso e mischiare bene
  • Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa finché il riso non assorbe tutto il brodo e risulta cotto ma al dente
  • a cottura ultimata, mantecare con del formaggio (facoltativo), versare il riso su un piano freddo e stendere in maniera uniforme per permettere un rapido raffreddamento
  • Quando il riso si è intiepidito, è pronto per poter preparare gli arancini

Per un approfondimento sul riso Clicca Qui

Il condimento

  • Ripulire i gamberi da testa, zampe e carapace, sciacquare e tamponare bene
  • Lavare la zucchina, privarla delle estremità e tagliare a julienne
  • Sbucciare la carota e tagliare a julienne
  • Tagliare la cipolla a veli sottili
  • In un wok o in una padella, scaldare un filo d’olio e aggiungere la cipolla e lo zenzero
  • Dopo qualche minuto, aggiungere le carote, le zucchine e la salsa di soia
  • Dopo aver fatto cuocere le verdure per una decina di minuti, aggiungere i gamberi e cuocere a fiamma viva per pochi minuti, lasciare asciugare il sughetto e spegnere il fuoco, poi lasciare intiepidire

Frittura

Panatura dell'arancino

La finitura

Passare gli arancini nella pastella e nel pangrattato come riportato in seguito:

  • In una ciotola, porre la farina
  • Aggiungere l’uovo e l’acqua e sbattere bene con delle fruste
  • Quando la pastella risulta liscia e densa, passarvici gli arancini
  • Subito dopo, passare gli arancini nel pangrattato
Frittura dell'arancino

La frittura

Friggere in abbondante olio fino a doratura, per un’ottima frittura usare uno tra questi oli: olio di semi, olio di arachidi, olio di oliva, olio di palma.

  • Far raggiungere ai suddetti oli la temperatura ideale di 190°, sia in pentola che impostandola manualmente sulla vostra friggitrice.
  • Accettarsi del raggiungimento della temperatura immergendo una mollica di pane, la quale se sfrigola, indica che l’olio è pronto.
  • Immergere quindi delicatamente gli arancini, possibilmente pochi per volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.
  • Porre infine su carta assorbente e servire.

Per un approfondimento su finitura e frittura Clicca Qui

Buon appetito!

Variante

I gamberi possono essere sostituiti a piacimento con straccetti di carne o anche omessi del tutto per una golosa versione vegetariana.

L'idea in più

Servire le arancine accompagnate dalla salsa di soia, così da permettere ai commensali di intingerle a proprio gusto.

I primi europei a descrivere la salsa di soia furono nel Seicento il medico tedesco Engelbert Kaempfer e l’abate francese Antoine Furetière. Ma già da qualche anno mercanti olandesi ne esportavano modeste quantità dal Giappone verso l’Europa, rifornendone perfino la corte del Re Sole. Diversi autori francesi del XVIII secolo, tra i quali Diderot e d’Alembert, la descrissero dettagliatamente, ma spesso commettevano l’errore di credere che si ottenesse dal brodo di carne. Che epoca complicata per i vegani.

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  • Arancinotto Staff